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Le promesse che
abbiamo mantenuto

Prima delle elezioni del 2019 vi avevamo presentato oltre una ventina di proposte, chiedendo la vostra fiducia. Queste interessavano tutti: gli automobilisti, i disoccupati, le famiglie, le giovani madri, le piccole imprese, i contadini, i lavoratori, gli anziani e i giovani. Nella scorsa legislatura ci siamo impegnati molto per realizzarle. GRAZIE PER LA RINNOVATA FIDUCIA! Proseguiremo sulla strada della concretezza anche in questo quadriennio.

Ecco alcune delle nostre promesse mantenute.

Basta spremere gli automobilisti

Nel 2017 il Governo aumentò a 135 mila ticinesi l’imposta di circolazione; a 20 mila fu addirittura raddoppiata! In Ticino nel 2022 pagavamo l’imposta di circolazione più cara di tutta la Svizzera; una situazione inaccettabile. Dato che nessuno faceva nulla, abbiamo lanciato un’iniziativa popolare, approvata dal popolo il 30 ottobre scorso. Come promesso, già nel 2023, grazie alla nostra iniziativa, resteranno nelle tasche dei ticinesi 24 milioni di franchi. Nel 2023 ci impegneremo per fare ulteriori correttivi.

I bambini non si toccano

La Svizzera è tra le poche nazioni in Europa che non ha ancora una legge che proibisce le punizioni corporali sui bambini. Da questo punto di vista, siamo alla preistoria legislativa e occorreva assolutamente porvi rimedio.

Per questo abbiamo presentato una mozione che è stata approvata recentemente a Berna.

Finalmente, molto presto, anche in Svizzera sarà vietato educare i bambini con metodi violenti.

Violenza domestica: una protezione efficace delle vittime

La violenza domestica sta raggiungendo livelli allarmanti anche da noi. L’informazione e la prevenzione non bastano per scongiurare i crimini.

Abbiamo promosso una mozione per introdurre una sorveglianza attiva degli autori di violenza tramite un braccialetto elettronico e contemporaneamente un pulsante di allarme per le vittime.

Bisogna agire prima che sia tardi.

Stop all’entrata in Svizzera dei condannati per mafia

La nostra Nazione deve rimanere un paese pulito, non c’è posto per i mafiosi. Tuttavia non tutti i Cantoni impediscono in modo sistematico alle persone condannate per mafia in Italia secondo l’articolo 416 bis del codice penale di entrare in Svizzera. La sicurezza è imprescindibile, perciò siamo intervenuti a Berna affinché si obblighino i Cantoni a intervenire in modo coordinato e sistematico.

Sì a una deduzione dell’affitto nelle imposte

I ticinesi sono un popolo di inquilini, infatti la maggioranza non possiede la casa di abitazione, ma paga l’affitto a terzi. Questo importo, considerato anche gli aumenti dei costi della vita, pesa sempre di più sui bilanci delle famiglie.

Come promesso, abbiamo presentato un’iniziativa per permettere una deduzione in percentuale forfettaria del canone d’affitto.

L’elettricità pulita dei pannelli solari va pagata in modo giusto

I cittadini che investono i propri risparmi installando i pannelli solari sul tetto della casa hanno diritto a ricevere un equo compenso per l’energia che immettono nella rete. Oggi le aziende elettriche pagano troppo poco e l’investimento è difficilmente ammortizzabile. Se vogliamo una transizione energetica pulita per contrastare il cambiamento climatico, bisogna essere concreti.

Come promesso, abbiamo presentato un’iniziativa che chiede di pagare il giusto l’elettricità pulita a chi investe nei pannelli solari.

Salviamo i contadini di montagna

Il lupo si è insediato nel nostro territorio e sta creando dei grossi problemi all’agricoltura e agli alpeggi in montagna. Nelle zone più discoste è difficilissimo per i contadini difendere le greggi perché recintare i pascoli non è possibile.

Il lupo è una realtà in Ticino e bisogna conviverci, ma rischia di porre fine all’alpeggio e quindi non si può far finta di niente. Con la nostra mozione chiediamo che i contadini possano almeno difendere le loro bestie con dei tiri dissuasivi quando vengono attaccate.

Stop a pene ridicole per i pedofili

La pedofilia e lo stupro sono i peggiori crimini contro le donne e i bambini. Da anni ci battiamo con determinazione per delle condanne degne di questo nome. È sotto gli occhi di tutti come la legge sia blanda, non è normale che un automobilista beccato dal radar venga punito più di un pedofilo. Per porre fine a questa ingiustizia, come promesso, abbiamo presentato un’iniziativa che chiede pene molto più severe.

Aiutiamo le mamme che vivono il dramma della perdita di un bambino

La perdita di un bambino è un momento difficilissimo e le donne e le famiglie che subiscono un aborto spontaneo o una perdita perinatale soffrono.

Per questa ragione, per dare un sostegno a queste giovani mamme, abbiamo chiesto un congedo speciale per i genitori, come avviene ad esempio in Nuova Zelanda.

Radar: il Governo fa prevenzione o cassetta?

I radar servono per fare prevenzione e colpire i veri pirati della strada. Negli anni duemila qualcuno ha messo persino delle “taglie”, perché li riteneva eccessivi. Ma come si è evoluta la situazione in questi anni? Nel 2011 il Cantone incassava in totale 3,9 milioni di franchi per le multe agli automobilisti. Oggi, tra multe e radar, incassa la bellezza di 14 milioni; 10 milioni di franchi in più. Sorge spontaneo chiedere a Norman Gobbi: i ticinesi ora sono diventati tutti teppisti della strada o si sta facendo cassetta?

Una boccata d’aria sui premi di cassa malati

Pagare il premio di cassa malati sta diventando un problema per tutti. Anche nel 2023 abbiamo avuto un aumento eccessivo, in media oltre il 9%. La politica cantonale purtroppo non può fare molto, è un tema di competenza nazionale, tuttavia abbiamo presentato e approvato l’iniziativa che permette alle famiglie di dedurre 1’200 franchi per figlio.

Questo darà alle famiglie ticinesi una piccola ma benvenuta boccata d’ossigeno.

Diamo una mano ai bambini con un disturbo di apprendimento

Nelle scuole ticinesi, i docenti che si occupano degli allievi con disturbi specifici dell’apprendimento e dell’attenzione (si parla di 400 all’anno!) vanno supportati e sostenuti attraverso la formazione specifica e l’impegno per seguire e aiutare questi allievi. Grazie alla nostra iniziativa, il tema viene ora affrontato grazie a un gruppo di lavoro composto da docenti, genitori, associazioni di categoria in rappresentanza di DSA e ADHD, oltre che da medici specialisti.

Sì all’inchiesta sull’omertà sugli abusidell’innominabile B

Tutti si ricorderanno il caso dell’ex funzionario del DSS Baudino che abusò di giovani ragazze nell’ambito del forum dei giovani. Fu condannato per stupro dal giudice ma nessuno voleva fare trasparenza su quanto avvenne all’interno degli uffici dello Stato. Noi non abbiamo taciuto! E nonostante il tentativo di insabbiare, grazie alla nostra insistenza, siamo riusciti a fare aprire un’inchiesta per fare luce sull’omertà nel più grave scandalo istituzionale degli ultimi decenni.

Stop al licenziamento abusivo delle giovani mamme

Si continua a parlare di denatalità, di invecchiamento della popolazione, di pari opportunità e di incentivi per le giovani famiglie, ma cosa viene fatto in concreto? Ancora oggi troppe mamme vengono licenziate ingiustamente unicamente per aver dato alla luce un bambino.

Per questo motivo, abbiamo presentato un’iniziativa e siamo andati a Berna a chiedere di estendere il periodo di protezione dal licenziamento a un anno dopo il parto.

Cinquantenni licenziati: un dramma che deve preoccuparci

In Ticino sono oltre 8’000 le persone in assistenza. Un quarto di esse (2’000) appartiene alla fascia di età che va dai 50 ai 64 anni. Una fascia delicata che in caso di perdita del posto di lavoro fatica, le cifre lo dimostrano, a ricollocarsi nel mondo del lavoro, ricadendo nella categoria dei disoccupati di lunga durata. Un dramma che colpisce chi da una vita ha dato tanto alla comunità. La nostra iniziativa va ad aiutare questi ticinesi, attraverso un incentivo alle aziende virtuose che li assumono.

Partecipa anche tu!