Carcere non obbligatorio per gli stupratori. Perché questo dietrofront del Consiglio federale?
16 Marzo 2023 – Interpellanza | Fabio Regazzi (il Centro) e cofirmatari
Il 7 marzo 2023 la Consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider ha dichiarato alla Camera Alta che il Consiglio federale riteneva adeguata una pena detentiva minima di un anno per il reato sessuale (violenza carnale qualificata) previsto all’art. 190 cpv. 2 del nuovo diritto penale sessuale svizzero. Quest’affermazione si scontra con il messaggio sulla revisione del diritto penale sessuale, in cui viene indicato che la pena minima vigente per questo reato andava aumentata “per esplicitare meglio l’elevato grado di illiceità di una violenza carnale” (FF 2018 2393). Quali sono le ragioni di questo eventuale dietrofront?