L’ingiustizia che affligge i ticinesi
di Fiorenzo Dadò, presidente cantonale del Centro – laRegione del 12 ottobre 2022
Non è ancora passato lo shock dell’aumento dei premi della cassa malati, che uno studio preoccupante di Pro Senectute ci comunica che gli anziani sono i più colpiti dalla povertà; 46’000 di loro, infatti, guadagnerebbero meno di 2’279 franchi al mese! Erano anni che non si presentava una situazione simile, con oltretutto un’impennata dei costi di queste proporzioni: inflazione al 3,5%, gas ed elettricità più cari del 30%, tassi ipotecari triplicati, aumento vertiginoso del prezzo della benzina, del riscaldamento e dei generi alimentari. Tutto questo avrà delle pesanti conseguenze sui budget familiari. La preoccupazione è palpabile e soluzioni facili all’orizzonte, a parte qualche “boutade”, non se ne intravedono.
Per quanto riguarda il costo fuori controllo dell’assicurazione malattia, l’impressione è che la politica federale non sia più in grado di affrontare il tema con la dovuta indipendenza, anche per la presenza di fortissime lobby all’interno del Parlamento pagate per fare gli interessi delle casse malati, ma non soltanto. A farne le spese è ancora una volta la popolazione, in particolare quel ceto medio che non riceve né aiuti né sussidi, ovvero la maggioranza della popolazione. Purtroppo il margine di manovra è limitato e temiamo che neppure la carnascialesca soluzione della “doccia in due” proposta dalla Consigliera federale Simonetta Sommaruga riuscirà ad addolcire l’inverno. Una significativa e immediata boccata d’ossigeno è però rappresentata dall’iniziativa “Per un’imposta di circolazione più giusta”, in votazione in questi giorni. Questa iniziativa vuole abbassare l’imposta di circolazione di 25 milioni di franchi già nel 2023, perché quella ticinese è tra le più care della Svizzera. Nel 2017 abbiamo raccolto le firme, dopo che il Consiglio di Stato aveva aumentato arbitrariamente le imposte a 135’000 automobilisti; a 17’000 dei quali addirittura del 100 per cento.
Oggi il Cantone incassa ogni anno circa 145 milioni di franchi in imposte di circolazione, ma solo 110 milioni di franchi sono investiti per la costruzione e la manutenzione delle strade; il resto dei milioni viene utilizzato per coprire ben altre voragini, che nulla hanno a che fare con la mobilità. In pratica, questo significa che decine di milioni di franchi di spesa pubblica vengono posti ingiustamente sulle spalle degli automobilisti.
L’iniziativa in votazione riparerà a questa stortura e riporterà le imposte di circolazione in linea con la media Svizzera, fissando anche il principio secondo il quale nessuno potrà aumentarle a proprio piacimento. Votare Sì all’iniziativa “Per un’imposta di circolazione più giusta” è oggi l’unica possibilità che abbiamo per cercare di diminuire i costi, a fronte della marea di aumenti annunciati per i prossimi mesi.